Da
Roma rischiano di venir meno gli stanziamenti destinati ad
alimentare i fondi antiusura. In Calabria, invece, crescono le
difficoltà relazionali con la Regione. questo il dato scaturito
dalla relazione annuale tenuta nei giorni scorsi da don Attilio
Foscaldi, presidente della fondazione antiusura “San Matteo
apostolo”, davanti al consiglio d’amministrazione dell’ente.
Foto d’un anno d’attività: <<A livello nazionale – ha spiegato
don Foscaldi, puntando i riflettori sulle iniziative svolte e
portate a termine nel corso del 2004 – abbiamo collaborato
attivamente con la Consulta nazionale antiusura, per avviare il
programma di gestione integrata delle fondazioni che si battono
contro la piaga dell’usura. Tramite questo importante strumento,
sarà possibile raccogliere e valutare dati con un linguaggio
comune, ma pure organizzarsi per stare al passo dei recenti
cambiamenti legislativi e finanziari>>.
Altri traguardi tagliati: <<Lo scorso novembre abbiamo ospitato
a Cassano una riunione operativa per discutere dell’attuazione
del detto programma di gestione integrata. A fine anno abbiamo
invece collaborato fattivamente per consentire l’apertura a
Cetraro, in simbiosi con la Diocesi di San Marco Argentano, di
un centro d’ascolto antiusura diocesano>>. Non sono mancati,
nell’intervento della “San Matteo apostolo”, i riferimenti al
magistero della Chiesa cattolica. <<La lotta all’usura – ha
detto don Foscaldi – è al centro di una crescente attenzione da
parte della Chiesa e dell’insegnamento del Papa e di molti
vescovi. Siamo certi che tali esempi sapranno aiutarci a
riflettere ed impegnarci ancor più nell’approfondimento delle
tematiche legate all’usura, illuminando così il cammino
pastorale delle nostre comunità>>. Dal sacro al profano: <<La
sfida – ha aggiunto don Foscaldi – continua anche in campo
civile: dobbiamo sollecitare più fermamente le istituzioni
affinché favoriscano la crescita della cultura della giustizia e
della legalità>>. Arrivano le dolenti note: <<Grandi sono i
meriti di chi, nelle stesse istituzioni, s’è battuto contro
l’usura. Purtroppo, però, negli ultimi due anni non è stata
rifinanziata la legge che consente alle Fondazioni di operare.
Al contrario, vengono finanziati i parchi urbani del
divertimento, ovvero inediti modelli misti di casinò e
discoteche, dove con il divertimento si rastrella denaro
incrementando la propensione al gioco d’azzardo,che è poi una
delle fonti primarie dell’usura>>. Promossa a pieni voti la
Provincia di Cosenza, in Purgatorio è invece finita la Regione
Calabria. <<Da cinque anni – ha rivelato don Foscaldi – non
finanzia più la nostra Fondazione. In più, crescono le
difficoltà relazioni: spesso non sappiamo neppure a chi
rivolgerci per avere risposta a quesiti ed esigenze>>.
Conclusioni: <<Nel 2005 – ha concluso don Foscaldi – la
fondazione celebrerà il decimo anniversario della sua nascita.
Speriamo possa essere lo stimolo per operare sempre meglio>>. |