Diocesi di Cassano All’Jonio (CS)
15°Convegno diocesano
dei Gruppi di Preghiera di San Pio
Organizzato dal
Coordinamento Diocesano dei Gruppi di Preghiera di San
Pio, si è svolto, venerdì 21 febbraio u.s. , nella
Cattedrale di cassano allo Jonio, recentemente restaurata,
il 15° CONVEGNO DIOCESANO DEI GRUPPI DI PREGHIERA che ha
dibattuto il suggestivo tema “ P. Pio, intimamente unito a
Gesù, dono di Misericordia ad ognuno”.
Gli illustri relatori, che hanno animato la discussione
con dotte ed esaurienti relazioni, sono stati: P.Rinaldo
TOTARO, Frate Minore Cappuccino della Comunità monastica
di Morano Calabro e don Attilio FOSCALDI, Assistente
Spirituale diocesano dei Gruppi di Preghiera di San Pio.
Don Attilio FOSCALDI, dopo aver dato il benvenuto ai
numerosi convenuti, si è soffermato sull’importanza del
15° Convegno dei Gruppi di Preghiera poiché è
perfettamente in linea con l’Azione pastorale che la
Diocesi sta portando avanti e si innesta nell’iniziativa
pastorale già intrapresa, attraverso la guida illuminata
di Mons. Nunzio GALANTINO, Vescovo della Diocesi. Si è
soffermato, inoltre, sulle bellissime espressioni di Papa
Francesco “ Camminare, Edificare e Testimoniare “ che
dovranno diventare le parole d’ordine dei Gruppi di
Preghiera, nella Famiglia e nella Società, non
dimenticando l’esperienza di una Preghiera incessante e “
contagiosa”
P. Rinaldo TOTARO, invece, dopo aver ricordato alcuni
episodi della sua giovinezza con P. Pio, la sua Orinazione
sacerdotale nel Santuario di Santa Maria delle Grazie ed
il suo prolungato soggiorno a S. Giovanni Rotondo, ha
proposto alla meditazione dei Gruppi la famosa espressione
di P. Pio “ Sotto la Croce s’impara ad amare “. Essa
rappresenta l’essenza stessa dell’appartenenza ai Gruppi
di Preghiera, voluti da P. Pio su sollecitazione del Papa
Pio XII in difficili momenti per la Chiesa ed il Mondo. Ha
puntualizzato, inoltre, che la stessa “ Casa Sollievo
della Sofferenza” rappresenta una testimonianza tangibile
e quotidiana di questa condizione che, nell’accettazione
del dolore, unisce l’Uomo ed il Cristiano alla Passione di
Gesù facendolo diventare “ corredentore” come lo fu P. Pio
con la sua Stigmatizzazione. Ma P. Pio ha vissuto anche e
testimoniato la Gioia del Vangelo, così come Maria, Madre
di Gesù, S.Giuseppe, Suo Sposo, gli Apostoli, i Discepoli:
questi concetti sono stati mirabilmente messi in evidenza
nell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, di cui P.
Rinaldo ha ricordato i punti più essenziali. Ha concluso
sottolineando come P. Pio, attraverso il Suo Ministero
sacerdotale, in modo particolare nella Confessione, si è
fatto carico del dolore dell’Umanità afflitta, diventando
un testimone credibile dell’Amore Misericordioso di Dio,
rivelatosi attraverso la Passione, la Morte e la
resurrezione di Gesù. migliaia di persone.
Giovanni DONATO, Animatore del Gruppo di Preghiera “
Madonna del Castello” di Castrovillari e Componente del
Direttivo diocesano, si è soffermato, alla luce del nuovo
Regolamento, sull’impegno dei Gruppi di Preghiera nella
Società, nella Famiglia, nella carità, nelle attività
parrocchiali che stanno ponendo i Gruppi stessi
all’attenzione delle Associazioni laicali diocesane.
Giovanni LATTUCA, Componente del Direttivo diocesano, ha
sottolineato come la Sofferenza ed il Dolore rappresentino
una connotazione peculiare dei componenti dei Gruppi di
preghiera, se accettati in conformità alla Passione del
Signore, così come ha fatto P. Pio nel corso della sua
esistenza.
L’ incontro si è concluso con una solenne Concelebrazione
Eucaristica con tutti i Direttori Spirituali presenti,
presieduta dal Vicario generale della Diocesi, Mons.
Francesco OLIVA, in assenza del Vescovo, Mons. Nunzio
GALANTINO, impegnato nei lavori del Concistoro, nella sua
qualità di Segretario Generale della Conferenza Episcopale
Italiana. Il Vicario, nel corso della sua omelia, dopo
aver rivolto un caloroso saluto ai Gruppi di Preghiera, ha
ricordato come San Pio nell’ accettazione della Croce ha
innestato tutta la sua esistenza. La sequela di Gesù,
infatti, comporta anche l’accettazione della Sofferenza
che non è mai fine a se stessa ma che diventa uno
strumento di Redenzione. I Gruppi di Preghiera, pertanto,
attraverso l’esempio di San Pio, devono diventare
testimoni di Gesù nella società e nel mondo, soprattutto
con la Preghiera ma anche con l’impegno costante verso i
fratelli più deboli, gli ammalati, gli anziani. Infine ha
raccomandato ai Figli di San Pio di pregare affinché il
Signore mandi santi Sacerdoti nella Sua Chiesa ed, in modo
particolare, nella nostra Diocesi.
Il Componente del direttivo Diocesano
Gianni DONATO
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